BIOTRITURATORE T3
BIOTRITURATORE PER RAMI FINO A 8 CM DI DIAMETRO
Il biotrituratore per rami T3 è una macchina robusta, utilizzata per ridurre scarti vegetali, ideale per uso privato o professionale, da 3 a 8 m³/ora.
Disponibile nella versione con motore a scoppio o elettrico, è altresì abbinabile a trattori da 25 a 35 CV di potenza e con attacco a 3 punti di categoria 1N.
Diametro Massimo di Lavoro: Ø 8 cm
Potenza Trattore: 25 – 35 CV
Alimentazione: Motore a Scoppio – Cardano – Motore Elettrico
Produzione Oraria: 3 – 8 m³/ora
Gruppo di Taglio: Lame / Martelli
Peso: 200-300 kg
Settori di Applicazione
Agricoltura / Zootecnia
Aree Verdi Private
Energia Alternativa
Manutenzione Stradale
Parchi pubblici
Vigneti / Frutteti
Funzionalità
Il biotrituratore T3 è composto da un disco di taglio formato da 2 lame e 24 martelli che permette alla macchina di lavorare su fogliame e rami fino a 8cm di diametro, riducendo il prodotto in piccoli pezzi di varie dimensioni, a seconda del vaglio forato utilizzato. Il modello T3, prodotto dalla Peruzzo dal 1992, è la macchina ideale per soddisfare le esigenze lavorative di giardinieri, privati e noleggiatori, oltre ad essere un valido strumento al fine di ottenere cippato per il compostaggio, caldaie a cippato, bricchetti o pellet.
Caratteristiche e Vantaggi
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Cardano di serie incluso nel prezzo
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Ideale per legna secca e umida fino a 8cm di diametro
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Vagli forati permettono di regolare la grandezza del cippato in uscita
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Gruppo di taglio formato da 2 lame per la cippatura e 24 martelli per la macinazione
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Martelli temperati in acciaio, di 8 mm di spessore e 4 volte reversibili
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Lame temperate in acciaio, di 6mm di spessore
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Due lame extra fornite di serie
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Disponibile con alimentazione a motore a scoppio a benzina, cardano, motore elettrico
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Doppia tramoggia di carico, sia per fogliame che per rami di grande diametro
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La tramoggia inferiore permette di cippare il materiale inserito
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La tramoggia superiore permette al materiale inserito di essere sfibrato attraverso il gruppo a martelli
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Scarico del prodotto direttamente al suolo
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Moltiplicatore a ruota libera, ad ingranaggi elicoidali rodati e a bassa rumorosità
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Gomma di protezione antischegge
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Telaio su ruote, timone di traino manuale o attacco a 3 punti con perni e coppiglie di fissaggio ai bracci del trattore
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Il prodotto che si ottiene è ideale per alimentare caldaie a cippato, produzione di bricchetti – pellet e come compost
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Regolazione delle cinghie con tendicinghia dedicato (su slitta)
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Prodotto ottenuto sempre uniforme
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Ulteriori vagli forati di diverse dimensioni – su richiesta
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2 lame di taglio extra, sempre incluse
Specifiche Tecniche
| ![]() Larghezza di Taglio | ![]() Potenza Necessaria Min - Max | ![]() Potenza Necessaria | ![]() Martelli | ![]() Lame |
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T3 Petrol - Honda | 8 cm | / | 13 hp / 9.5 kw | 24 | 2 |
T3 Petrol - Briggs & Stratton | 8 cm | / | 13 hp / 9.5 kw | 24 | 2 |
T3 Electric | 8 cm | / | 12.5 hp / 9.2 kw | 24 | 2 |
T3 PTO/ PDF | 8 cm | 20 - 35 hp | 12.5 hp / 26 kw | 24 | 2 |
| ![]() Peso | ![]() RPM | ![]() Dimensioni | ![]() Imballaggio |
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T3 Petrol - Honda | 240 kg | / | / | 120x100x155 cm |
T3 Petrol - Briggs & Stratton | 240 kg | / | 152x139.5x173.5 | 120x100x155 cm |
T3 Electric | 240 kg | / | 152x139.5x173.5 | 120x100x155 cm |
T3 PTO/PDF | 206 kg | 540 | 152x139.5x173.5 | 120x100x140 cm |
Video
Brochure
FAQ / DOMANDE FREQUENTI
A cosa serve una cippatrice?
Una cippatrice è una macchina utilizzata per ridurre rami, tronchi e residui di potatura in piccoli pezzi chiamati cippato. Il cippato può avere diverse applicazioni, tra cui:
Pacciamatura: Il cippato può essere utilizzato come pacciamatura nel giardinaggio e nell’agricoltura. Aiuta a conservare l’umidità del suolo, ridurre la crescita delle erbacce e migliorare la struttura del suolo.
Compostaggio: I pezzi di legno sminuzzato possono essere aggiunti ai cumuli di compost per migliorare l’aerazione e accelerare il processo di decomposizione.
Biomassa: Il cippato può essere utilizzato come fonte di energia rinnovabile. Viene bruciato nelle centrali a biomassa per produrre calore ed elettricità.
Materiale da Lettiera: In ambito agricolo, il cippato può essere usato come lettiera per gli animali, aiutando a mantenere puliti gli spazi e assorbendo l’umidità.
Prodotti del Legno: In alcuni casi, il cippato può essere utilizzato come materia prima per la produzione di prodotti del legno compresso, come i pannelli truciolari.
Abbellimento: Il cippato può essere utilizzato per abbellire giardini e parchi, creando percorsi o aree decorative.
Quante tipologie di biotrituratori ci sono?
Ci sono diversi tipi di biotrituratori, ciascuno adatto a esigenze specifiche:
Elettrici: Ideali per piccoli giardini e utilizzi domestici, sono silenziosi e facili da usare, ma hanno una capacità di triturazione limitata rispetto ai modelli a motore.
A motore a scoppio: Più potenti e adatti per grandi giardini o per uso professionale, possono gestire rami di dimensioni maggiori e quantità più elevate di materiale.
Con lame o martelli: Alcuni biotrituratori utilizzano lame per tagliare i rami, mentre altri usano martelli per sminuzzare il materiale. I modelli a lame sono generalmente più adatti per rami sottili e foglie, mentre i modelli a martelli possono gestire materiali più duri e fibrosi.
Cosa fare con gli scarti del biotrituratore?
Gli scarti del biotrituratore possono essere utilizzati in vari modi utili per migliorare la gestione del giardino e l’agricoltura. Ecco alcune opzioni:
Compostaggio: I residui triturati possono essere aggiunti a una compostiera per decomporli e trasformarli in compost un ottimo ammendante organico che migliora la struttura del suolo, aumenta la fertilità e favorisce la ritenzione idrica.
Pacciamatura: Puoi utilizzare il materiale triturato come pacciamatura per coprire il terreno intorno alle piante, perchè aiuta a mantenere l’umidità del suolo, riduce la crescita delle erbe infestanti, protegge le radici delle piante dal gelo e migliora la qualità del terreno man mano che si decompone.
Arricchimento del suolo: Mescola gli scarti triturati direttamente nel terreno. Aggiungere materiale organico al suolo migliora la sua struttura, aerazione e capacità di trattenere l’acqua.
Letti rialzati: Usa il materiale triturato come strato inferiore nei letti rialzati. Questo crea una base che si decomporrà nel tempo, arricchendo il terreno e migliorando il drenaggio.
Barriere contro l’erosione: Utilizza gli scarti per stabilizzare pendii e prevenire l’erosione del suolo. Aiuta a mantenere il terreno in posizione e a ridurre il ruscellamento dell’acqua.
Combustibile per biomassa: In alcuni casi, gli scarti triturati possono essere utilizzati come combustibile per stufe a biomassa, come fonte di energia rinnovabile.
Cosa si può mettere nel biotrituratore?
Nel biotrituratore si possono mettere vari tipi di materiali vegetali, a patto che siano appropriati per il modello specifico di biotrituratore che si sta utilizzando. Ecco una lista dei materiali comunemente accettati:
– Rami di alberi e arbusti, generalmente con un diametro specificato dal produttore del biotrituratore.
– Foglie cadute da alberi e arbusti, che possono essere sminuzzate per creare compost o pacciamatura.
– Erba tagliata fresca o secca tagliata dal prato.L’erba fresca può tendere a compattarsi, quindi è consigliabile mescolarla con materiali più secchi.
– Fusti di piante erbacee e orticole, come quelli di pomodori, mais e altre colture.
– Tralci di vite
– Corteccia o pezzi staccati dagli alberi.
Cosa non si dovrebbe triturare?
Un uso corretto del biotrituratore comporta l’inserimento di materiali vegetali adatti, seguendo le indicazioni del produttore e prendendo precauzioni per evitare danni alla macchina e problemi di sicurezza.
Qui una lista di materiali che si dovrebbero evitare:
– Materiali legnosi molto duri e molto spessi, come quelli delle piante mature di quercia o noce che possono danneggiare le lame del biotrituratore.
– Materiali vegetali molto fibrosi, come il bambù o alcune piante tropicali che possono intasare il biotrituratore.
– Piante malate o infestate di parassiti. È meglio bruciare o smaltire separatamente questi materiali per evitare la diffusione di patogeni o parassiti.
– Piante velenose o irritanti come l’edera velenosa che pssono essere pericolose per la salute durante la triturazione.
– Materiali non vegetali come plastica, metallo, vetro, tessuti e altri materiali non organici che possono danneggiare il biotrituratore e non sono compostabili.
– Erba bagnata o marcia o in fase avanzata di decomposizione che può intasare il biotrituratore e creare cattivi odori.