BIOTRITURATORE T5
BIOTRITURATORE PER RAMI FINO A 10 CM DI DIAMETRO
Il biotrituratore T5 è una macchina robusta e di grandi dimensioni, utilizzata per ridurre scarti vegetali per uso professionale da 8 a 15 m³/ ora. Disponibile nella versione elettrica, è altresì abbinabile a trattori da 65 a 75 CV di potenza.
Diametro Massimo di Lavoro: Ø 10 cm
Potenza Trattore: 65 – 85 CV
Alimentazione: Cardano – Motore Elettrico
Produzione Oraria: 8 – 15 m³/ora
Gruppo di Taglio: Lame / Martelli
Peso: 400-500 kg
Settori di Applicazione
Agricoltura / Zootecnia
Aree Verdi Private
Energia Alternativa
Manutenzione Stradale
Parchi pubblici
Vigneti / Frutteti
Funzionalità
All’interno del biotrituratore T5 si trova un disco di taglio formato da 3 lame e 45 martelli che permette alla macchina di lavorare su fogliame e rami fino a 10 cm di diametro, riducendo il prodotto in piccoli pezzi di varie dimensioni, a seconda del vaglio forato utilizzato. Prodotto negli stabilimenti Peruzzo dal 1992 è la macchina ideale per soddisfare le esigenze lavorative di giardinieri, amministrazioni comunali e vivaisti, oltre ad essere un valido strumento al fine di ottenere cippato per il compostaggio, caldaie a cippato, bricchetti o pellet.
Caratteristiche e Vantaggi
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Cardano di serie incluso nel prezzo
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Ideale per legna secca e umida fino a 10 cm di diametro
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Vagli forati permettono di regolare la grandezza del cippato in uscita
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Gruppo di taglio formato da 3 lame per la cippatura e 45 martelli per la macinazione
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Martelli temperati in acciaio, di 8 mm di spessore e 4 volte reversibili
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Lame temperate in acciaio, di 6 mm di spessore
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Tre lame extra fornite di serie
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Disponibile con alimentazione a cardano o motore elettrico
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Doppia tramoggia di carico, sia per fogliame che per rami di grande diametro
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La tramoggia inferiore permette di cippare il materiale inserito
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La tramoggia superiore permette al materiale inserito di essere sfibrato attraverso il gruppo a martelli
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Scarico del prodotto direttamente al suolo
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Moltiplicatore a ruota libera, ad ingranaggi elicoidali rodati e a bassa rumorosità
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Gomma di protezione antischegge
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Telaio su ruote o attacco a 3 punti con perni e coppiglie di fissaggio ai bracci del trattore
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Il prodotto che si ottiene è ideale per alimentare caldaie a cippato, produzione di bricchetti – pellet e come compost
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Valido anche in presenza di cassette di legno e plastica rigida
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Regolazione delle cinghie con tendicinghia dedicato (su slitta)
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Prodotto ottenuto sempre uniforme
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Ulteriori vagli forati di diverse dimensioni – su richiesta
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2 lame di taglio extra, sempre incluse
Specifiche Tecniche
| ![]() Larghezza di Taglio | ![]() Potenza Necessaria Min - Max | ![]() Potenza Necessaria | ![]() Martelli | ![]() Lame |
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T5 Trattore | 10 cm | 65-75 hp / 48.5-56 kw | / | 45 | 3 |
T5 Elettrico | 10 cm | / | 30 hp / 22 kw | 45 | 3 |
| ![]() Peso | ![]() RPM | ![]() Dimensioni | ![]() Imballaggio |
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T5 Trattore | 450 kg | 540 | 252.5x158x194 cm | 140x160x215 cm |
T5 Elettrico | 530 kg | / | 252.5x158x194 cm | 140x160x215 cm |
Video
Brochure
FAQ / DOMANDE FREQUENTI
A cosa serve una cippatrice?
Una cippatrice è una macchina utilizzata per ridurre rami, tronchi e residui di potatura in piccoli pezzi chiamati cippato. Il cippato può avere diverse applicazioni, tra cui:
Pacciamatura: Il cippato può essere utilizzato come pacciamatura nel giardinaggio e nell’agricoltura. Aiuta a conservare l’umidità del suolo, ridurre la crescita delle erbacce e migliorare la struttura del suolo.
Compostaggio: I pezzi di legno sminuzzato possono essere aggiunti ai cumuli di compost per migliorare l’aerazione e accelerare il processo di decomposizione.
Biomassa: Il cippato può essere utilizzato come fonte di energia rinnovabile. Viene bruciato nelle centrali a biomassa per produrre calore ed elettricità.
Materiale da Lettiera: In ambito agricolo, il cippato può essere usato come lettiera per gli animali, aiutando a mantenere puliti gli spazi e assorbendo l’umidità.
Prodotti del Legno: In alcuni casi, il cippato può essere utilizzato come materia prima per la produzione di prodotti del legno compresso, come i pannelli truciolari.
Abbellimento: Il cippato può essere utilizzato per abbellire giardini e parchi, creando percorsi o aree decorative.
Come funziona un trituratore per rami?
Un trituratore per rami è un dispositivo progettato per ridurre rami, foglie e altri residui vegetali in piccoli pezzi o trucioli. Il funzionamento di base di un trituratore per rami può essere suddiviso in diverse fasi e componenti principali. Ecco una descrizione dettagliata del suo funzionamento:
Inserimento del Materiale: Gli operatori inseriscono i rami, le foglie e altri residui vegetali nell’alimentatore.
Movimentazione verso il Meccanismo di Triturazione: I rulli di compressione (se presenti) afferrano il materiale e lo guidano verso le lame o le frese. Nei modelli senza rulli, la gravità e la spinta manuale guidano il materiale verso il meccanismo di triturazione.
Triturazione: Le lame, i coltelli, o i martelli ruotano ad alta velocità, tagliando o frantumando il materiale in piccoli pezzi. La potenza del motore determina la velocità e l’efficacia del taglio.
Espulsione del Materiale Triturato: I pezzi tritati vengono espulsi attraverso lo scarico. Nei modelli con contenitori di raccolta, il materiale triturato viene depositato in un sacco o in un contenitore integrato.
In sintesi, un trituratore per rami funziona attraverso un sistema di lame, rulli o martelli azionati da un motore, che riducono il materiale vegetale in pezzi più piccoli, facilitando lo smaltimento o il compostaggio.
Quante tipologie di biotrituratori ci sono?
Ci sono diversi tipi di biotrituratori, ciascuno adatto a esigenze specifiche:
Elettrici: Ideali per piccoli giardini e utilizzi domestici, sono silenziosi e facili da usare, ma hanno una capacità di triturazione limitata rispetto ai modelli a motore.
A motore a scoppio: Più potenti e adatti per grandi giardini o per uso professionale, possono gestire rami di dimensioni maggiori e quantità più elevate di materiale.
Con lame o martelli: Alcuni biotrituratori utilizzano lame per tagliare i rami, mentre altri usano martelli per sminuzzare il materiale. I modelli a lame sono generalmente più adatti per rami sottili e foglie, mentre i modelli a martelli possono gestire materiali più duri e fibrosi.
Cosa fare con gli scarti del biotrituratore?
Gli scarti del biotrituratore possono essere utilizzati in vari modi utili per migliorare la gestione del giardino e l’agricoltura. Ecco alcune opzioni:
Compostaggio: I residui triturati possono essere aggiunti a una compostiera per decomporli e trasformarli in compost un ottimo ammendante organico che migliora la struttura del suolo, aumenta la fertilità e favorisce la ritenzione idrica.
Pacciamatura: Puoi utilizzare il materiale triturato come pacciamatura per coprire il terreno intorno alle piante, perchè aiuta a mantenere l’umidità del suolo, riduce la crescita delle erbe infestanti, protegge le radici delle piante dal gelo e migliora la qualità del terreno man mano che si decompone.
Arricchimento del suolo: Mescola gli scarti triturati direttamente nel terreno. Aggiungere materiale organico al suolo migliora la sua struttura, aerazione e capacità di trattenere l’acqua.
Letti rialzati: Usa il materiale triturato come strato inferiore nei letti rialzati. Questo crea una base che si decomporrà nel tempo, arricchendo il terreno e migliorando il drenaggio.
Barriere contro l’erosione: Utilizza gli scarti per stabilizzare pendii e prevenire l’erosione del suolo. Aiuta a mantenere il terreno in posizione e a ridurre il ruscellamento dell’acqua.
Combustibile per biomassa: In alcuni casi, gli scarti triturati possono essere utilizzati come combustibile per stufe a biomassa, come fonte di energia rinnovabile.
Cosa si può mettere nel biotrituratore?
Nel biotrituratore si possono mettere vari tipi di materiali vegetali, a patto che siano appropriati per il modello specifico di biotrituratore che si sta utilizzando. Ecco una lista dei materiali comunemente accettati:
– Rami di alberi e arbusti, generalmente con un diametro specificato dal produttore del biotrituratore.
– Foglie cadute da alberi e arbusti, che possono essere sminuzzate per creare compost o pacciamatura.
– Erba tagliata fresca o secca tagliata dal prato.L’erba fresca può tendere a compattarsi, quindi è consigliabile mescolarla con materiali più secchi.
– Fusti di piante erbacee e orticole, come quelli di pomodori, mais e altre colture.
– Tralci di vite
– Corteccia o pezzi staccati dagli alberi.
Cosa non si dovrebbe triturare?
Un uso corretto del biotrituratore comporta l’inserimento di materiali vegetali adatti, seguendo le indicazioni del produttore e prendendo precauzioni per evitare danni alla macchina e problemi di sicurezza.
Qui una lista di materiali che si dovrebbero evitare:
– Materiali legnosi molto duri e molto spessi, come quelli delle piante mature di quercia o noce che possono danneggiare le lame del biotrituratore.
– Materiali vegetali molto fibrosi, come il bambù o alcune piante tropicali che possono intasare il biotrituratore.
– Piante malate o infestate di parassiti. È meglio bruciare o smaltire separatamente questi materiali per evitare la diffusione di patogeni o parassiti.
– Piante velenose o irritanti come l’edera velenosa che pssono essere pericolose per la salute durante la triturazione.
– Materiali non vegetali come plastica, metallo, vetro, tessuti e altri materiali non organici che possono danneggiare il biotrituratore e non sono compostabili.
– Erba bagnata o marcia o in fase avanzata di decomposizione che può intasare il biotrituratore e creare cattivi odori.