CIPPATORE TB 50
CIPPATORE A TAMBURO PER RAMI FINO A 7 CM DI DIAMETRO
Il cippatore TB 50 è una macchina robusta e di ridotte dimensioni, con tamburo di taglio a lame, destinata al taglio di rami secchi fino a 5–6 cm di diametro e rami umidi fino a 6-7 cm. Impiegata principalmente da utenti privati, noleggiatori e piccoli manutentori del verde, è la macchina ideale per la cippatura di potature di piccola grandezza, pur mantenendo una elevata produttività di lavoro.
Diametro Massimo di Lavoro: Ø 7 cm
Potenza Trattore: 9 CV
Alimentazione: Motore Elettrico
Produzione Oraria: 3 – 5 m³/ora
Gruppo di Taglio: Coltello a Doppia Lama + Controlama
Peso: 100-200 kg
Settori di Applicazione
Agricoltura / Zootecnia
Terreni pendenti / Scivolosi
Aree Verdi Private
Energia Alternativa
Manutenzione Stradale
Parchi pubblici
Vigneti / Frutteti
Funzionalità
Il cippatore TB 50 dispone di un tamburo di taglio formato da due lame ad alta resistenza, reversibili e alle quali si aggiunge poi una controlama anch’essa in acciaio temperato. A seconda del prodotto lavorato, questo viene espulso dalla bocca di scarico del cippatore ad una altezza di 142 cm e a 2/3 metri di distanza, agevolando quindi lo scarico all’interno di cassoni o appositi contenitori. Azionata da motore a scoppio a marchio Honda o in alternativa Briggs&Stratton con trasmissione a cinghia, l’accensione è a strappo ma viene agevolata dalla puleggia centrifuga di serie montata sull’albero motore. Prodotta negli stabilimenti Peruzzo è una macchina performante e dalle ridotte dimensioni: grazie all’ampia tramoggia di carico lavora agevolmente anche su rami di ulivo e pino, nonché su fogliame voluminoso.
Caratteristiche e Vantaggi
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Ideale per legna secca e umida fino a 7 cm di diametro
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Tamburo di taglio (150 mm x 150 mm) formato da due lame ad alta resistenza, reversibili e alle
quali si aggiunge poi una controlama anch’essa in acciaio temperato -
Curva di scarico orientabile a 180°
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Espulsione agevole del prodotto tagliato ad una altezza di 142 cm e a 2/3 metri di distanza
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Trasmissione a cinghie e puleggia centrifuga
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Pulsante di sicurezza per arresto motore
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Ampia tramoggia di carico utile anche in presenza di rami di ulivo e pino
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Dimensioni compatte, alta produttività e peso ridotto
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Monta un motore a scoppio a benzina del marchio Honda o Briggs&Stratton da 9 CV con accensione a strappo
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Il prodotto ottenuto risulta essere di circa 1 o 3 cm di grandezza
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Gomma di protezione antischegge
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Telaio su ruote
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Il prodotto che si ottiene è ideale per pacciamatura o come compost
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Facile da spostare e caricare su mezzi di trasporto di vario genere
Specifiche Tecniche
| ![]() Larghezza di Taglio | ![]() Potenza Necessaria | ![]() Lame |
---|---|---|---|
TB 50 Petrol - Honda | 7 cm | 9 hp / 6.6 kw | 2 |
TB 50 Petrol - Briggs&Stratton | 7 cm | 9 hp / 6.6 kw | 2 |
| ![]() Peso | ![]() Dimensioni | ![]() Imballaggio |
---|---|---|---|
TB 50 Petrol - Honda | 145 kg | 186x58x142.5 cm | 140x80x184 cm |
TB 50 Petrol - Briggs&Stratton | 145 kg | 186x58x142.5 cm | 140x80x184 cm |
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Brochure
FAQ / DOMANDE FREQUENTI
A cosa serve una cippatrice?
Una cippatrice è una macchina utilizzata per ridurre rami, tronchi e residui di potatura in piccoli pezzi chiamati cippato. Il cippato può avere diverse applicazioni, tra cui:
Pacciamatura: Il cippato può essere utilizzato come pacciamatura nel giardinaggio e nell’agricoltura. Aiuta a conservare l’umidità del suolo, ridurre la crescita delle erbacce e migliorare la struttura del suolo.
Compostaggio: I pezzi di legno sminuzzato possono essere aggiunti ai cumuli di compost per migliorare l’aerazione e accelerare il processo di decomposizione.
Biomassa: Il cippato può essere utilizzato come fonte di energia rinnovabile. Viene bruciato nelle centrali a biomassa per produrre calore ed elettricità.
Materiale da Lettiera: In ambito agricolo, il cippato può essere usato come lettiera per gli animali, aiutando a mantenere puliti gli spazi e assorbendo l’umidità.
Prodotti del Legno: In alcuni casi, il cippato può essere utilizzato come materia prima per la produzione di prodotti del legno compresso, come i pannelli truciolari.
Abbellimento: Il cippato può essere utilizzato per abbellire giardini e parchi, creando percorsi o aree decorative.
Come funziona un trituratore per rami?
Un trituratore per rami è un dispositivo progettato per ridurre rami, foglie e altri residui vegetali in piccoli pezzi o trucioli. Il funzionamento di base di un trituratore per rami può essere suddiviso in diverse fasi e componenti principali. Ecco una descrizione dettagliata del suo funzionamento:
Inserimento del Materiale: Gli operatori inseriscono i rami, le foglie e altri residui vegetali nell’alimentatore.
Movimentazione verso il Meccanismo di Triturazione: I rulli di compressione (se presenti) afferrano il materiale e lo guidano verso le lame o le frese. Nei modelli senza rulli, la gravità e la spinta manuale guidano il materiale verso il meccanismo di triturazione.
Triturazione: Le lame, i coltelli, o i martelli ruotano ad alta velocità, tagliando o frantumando il materiale in piccoli pezzi. La potenza del motore determina la velocità e l’efficacia del taglio.
Espulsione del Materiale Triturato: I pezzi tritati vengono espulsi attraverso lo scarico. Nei modelli con contenitori di raccolta, il materiale triturato viene depositato in un sacco o in un contenitore integrato.
In sintesi, un trituratore per rami funziona attraverso un sistema di lame, rulli o martelli azionati da un motore, che riducono il materiale vegetale in pezzi più piccoli, facilitando lo smaltimento o il compostaggio.
Quante tipologie di biotrituratori ci sono?
Ci sono diversi tipi di biotrituratori, ciascuno adatto a esigenze specifiche:
Elettrici: Ideali per piccoli giardini e utilizzi domestici, sono silenziosi e facili da usare, ma hanno una capacità di triturazione limitata rispetto ai modelli a motore.
A motore a scoppio: Più potenti e adatti per grandi giardini o per uso professionale, possono gestire rami di dimensioni maggiori e quantità più elevate di materiale.
Con lame o martelli: Alcuni biotrituratori utilizzano lame per tagliare i rami, mentre altri usano martelli per sminuzzare il materiale. I modelli a lame sono generalmente più adatti per rami sottili e foglie, mentre i modelli a martelli possono gestire materiali più duri e fibrosi.
Che differenza c'è tra un biotrituratore e un cippatore?
Un biotrituratore è progettato per triturare materiale vegetale come foglie, piccoli rami, erba, e scarti da giardino. Il suo scopo principale è ridurre il volume dei rifiuti verdi, rendendo più facile il compostaggio o lo smaltimento. Utilizza lame rotanti o coltelli per sminuzzare il materiale in pezzi più piccoli. Può avere un sistema a coltelli o un sistema a rulli, a seconda del modello.
II cippatore invece è progettato per sminuzzare legno e rami in piccoli pezzi chiamati “cippato” o “chip”. È spesso usato per la produzione di pacciamatura, biocombustibile, o per ridurre il volume di rifiuti legnosi. È più adatto a trattare rami di medie e grandi dimensioni, tronchi e legno duro. Non è l’ideale per materiali verdi o morbidi.
Utilizza lame, martelli o tamburi che riducono il legno in pezzi più piccoli. Il risultato è un cippato di dimensioni uniformi.
Cosa fare con gli scarti del biotrituratore?
Gli scarti del biotrituratore possono essere utilizzati in vari modi utili per migliorare la gestione del giardino e l’agricoltura. Ecco alcune opzioni:
Compostaggio: I residui triturati possono essere aggiunti a una compostiera per decomporli e trasformarli in compost un ottimo ammendante organico che migliora la struttura del suolo, aumenta la fertilità e favorisce la ritenzione idrica.
Pacciamatura: Puoi utilizzare il materiale triturato come pacciamatura per coprire il terreno intorno alle piante, perchè aiuta a mantenere l’umidità del suolo, riduce la crescita delle erbe infestanti, protegge le radici delle piante dal gelo e migliora la qualità del terreno man mano che si decompone.
Arricchimento del suolo: Mescola gli scarti triturati direttamente nel terreno. Aggiungere materiale organico al suolo migliora la sua struttura, aerazione e capacità di trattenere l’acqua.
Letti rialzati: Usa il materiale triturato come strato inferiore nei letti rialzati. Questo crea una base che si decomporrà nel tempo, arricchendo il terreno e migliorando il drenaggio.
Barriere contro l’erosione: Utilizza gli scarti per stabilizzare pendii e prevenire l’erosione del suolo. Aiuta a mantenere il terreno in posizione e a ridurre il ruscellamento dell’acqua.
Combustibile per biomassa: In alcuni casi, gli scarti triturati possono essere utilizzati come combustibile per stufe a biomassa, come fonte di energia rinnovabile.
Cosa si può mettere nel biotrituratore?
Nel biotrituratore si possono mettere vari tipi di materiali vegetali, a patto che siano appropriati per il modello specifico di biotrituratore che si sta utilizzando. Ecco una lista dei materiali comunemente accettati:
– Rami di alberi e arbusti, generalmente con un diametro specificato dal produttore del biotrituratore.
– Foglie cadute da alberi e arbusti, che possono essere sminuzzate per creare compost o pacciamatura.
– Erba tagliata fresca o secca tagliata dal prato.L’erba fresca può tendere a compattarsi, quindi è consigliabile mescolarla con materiali più secchi.
– Fusti di piante erbacee e orticole, come quelli di pomodori, mais e altre colture.
– Tralci di vite
– Corteccia o pezzi staccati dagli alberi.
Cosa non si dovrebbe triturare?
Un uso corretto del biotrituratore comporta l’inserimento di materiali vegetali adatti, seguendo le indicazioni del produttore e prendendo precauzioni per evitare danni alla macchina e problemi di sicurezza.
Qui una lista di materiali che si dovrebbero evitare:
– Materiali legnosi molto duri e molto spessi, come quelli delle piante mature di quercia o noce che possono danneggiare le lame del biotrituratore.
– Materiali vegetali molto fibrosi, come il bambù o alcune piante tropicali che possono intasare il biotrituratore.
– Piante malate o infestate di parassiti. È meglio bruciare o smaltire separatamente questi materiali per evitare la diffusione di patogeni o parassiti.
– Piante velenose o irritanti come l’edera velenosa che pssono essere pericolose per la salute durante la triturazione.
– Materiali non vegetali come plastica, metallo, vetro, tessuti e altri materiali non organici che possono danneggiare il biotrituratore e non sono compostabili.
– Erba bagnata o marcia o in fase avanzata di decomposizione che può intasare il biotrituratore e creare cattivi odori.